Le challenge possono essere suddivise in tre tipogie: autolesive, legate al bullismo e le “bufala”
CHALLENGE AUTOLESIVE
Forma di attacco al corpo per mostrare il proprio coraggio a se stessi e agli altri, in cui vince chi riesce a sopportare più a lungo il dolore, il tutto documentato e diffuso online. Comportano un rischio significativo di danni fisici, mentali o emotivi.
Balconing Consiste nel saltare da un balcone o da una finestra posti a un piano elevato direttamente all’interno di una piscina o di un altro balcone.
Bird Box Ispirata all’omonima serie su Netflix consiste nel farsi riprendere mentre si vaga bendati o si è intenti a intraprendere azioni pericolose.
Blackout Detto anche “pass out challenge”, consiste nel filmarsi mentre ci si provoca un’asfissia temporanea. Lo scopo di questa pericolosa challenge è quello di provocarsi piacere e una sensazione di euforia che, si dice, sia legata ad esperienze del genere. In Italia il 6/09/19 ha fatto una vittima, Igor Maj.
Cannella Consiste nel filmarsi mentre si ingoia un cucchiaio pieno di cannella, senza l’aiuto dell’acqua. La pericolosità di questa sfida sta nel fatto che la cannella secca la bocca e la gola, provocando tosse, vomito, irritazione e difficoltà respiratorie che possono causare il collasso dei polmoni. In più, durante l’ingestione, c’è il pericolo di inalarla, cioè di tirarla su con il naso e provocarsi irritazioni alle mucose nasali.
Cicatrice Francese Consiste nel prendere la pelle sotto lo zigomo tra le dita e con una torsione far apparire un segno rosso mentre si fissa la videocamera. L’azione combinata di pizzicare e torcere la pelle provoca disfunzioni della microcircolazione sanguigna.
Cinderella Sfida dove le ragazze si “affamano” per avere un giro vita sottile come quello irrealistico della celebre principessa Disney.
Condom Snorting Consiste nello sfidarsi ad inalare un preservativo, cioè tirarlo su per il naso per poi farlo uscire dalla bocca.
Killselfie – Daredevil selfie Consiste nel scattarsi delle foto in condizioni estreme come costruzioni alte, palazzoni torri, tetti o avvicinandosi il più possibile a un treno in corsa, sfidandosi a chi riesce a mettere il viso più vicino.
Planking Consiste nello sdraiarsi in posti sempre più inconsueti. Il centro di un incrocio stradale; la ringhiera di una scala; il cornicione di un palazzo alto; qualsiasi posto non adatto a sdraiarsi senza rischiare di cadere e farsi male.
Tide Pod Consiste nell’ingerire capsule di detersivo che possono causare danni/lesioni gravi.
CHALLENGE LEGATE AL BULLISMO
Sfide in cui i partecipanti sono invitarti a svolgere attività finalizzate a denigrare e mettere in ridicolo un loro coetaneo
Boiler Summer Cup Tentativo di adescare in discoteca ragazze sovrappeso, postare il video sui social e poi sfidare altri ragazzi a trovarne una di peso ancora maggiore.
Skullbreaker In questa sorta di “gioco” si cerca di far cadere una persona all’indietro, battendo la testa: tre persone si mettono d’accordo per saltare tutte insieme nello stesso momento ma, sfortunatamente per la persona che sta nel mezzo, quelle di lato si sono messe d’accordo tra loro per darle un calcio mentre sta compiendo il salto, facendole perdere l’equilibrio e cadere.
CHALLENGE “BUFALA”
False sfide legate a suicidio/autolesionismo. Diffondono un’informazione falsa, ossia che esista un soggetto malintenzionato che guida i partecipanti a svolgere una serie di attività dannose che si intensificano, terminando con atti di autolesionismo o suicidio.
Blue Whale fenomeno virale russo del 2018. Il Blue Whale chiedeva ai teenager di seguire una serie di compiti sempre più pericolosi, che culminavano con il suicidio. E’ difficile individuare la verità tra le centinaia di articoli sul tema. Sono molti, infatti, i casi di suicidio collegati erroneamente alla Blue Whale.
Jonathan Galindo Soggetto nocivo che si presenta come un essere spettrale con superpoteri. Avrebbe la capacità di minare l’autonomia degli utenti attraverso il controllo mentale, per costringerli a completare una serie di attività̀ pericolose che culminano in autolesionismo e suicidio.
Momo Challenge Poca chiarezza; Momo sarebbe una creatura che risponde ai messaggi mandati a tre diversi account WhatsApp. Contattando questi numeri la creatura risponderebbe insultando l’utente o mandando immagini raccapriccianti fino ad arrivare a spingere il malcapitato al suicidio. L’immagine inquietante legata alla Momo Challenge ritrae una scultura di un’artista giapponese che ha riprodotto una sua interpretazione di uno dei mostri del folklore nipponico, l’Ubume.
Samara Consiste nel farsi riprendere da un complice mentre di notte si vaga per le strade travestiti da Samara, la spettrale bimba dai lunghi capelli neri che grazie alla serie cinematografica “The Ring” è diventata una vera icona horror.
I Consigli di Fondazione Carolina
- Non menzionare in presenza di minori il nome di Challenge specifiche
- Informati sui contorni legati alle varie sfide analizzando le loro particolarità
- Mantieni un dialogo aperto finalizzato a fornire ai bambini e ai ragazzi delle strategie per affrontare contenuti difficili, sconvolgenti o rischiosi
- Aiuta i ragazzi a sviluppare un pensiero critico circa le proposte di sfide on line che arrivano dal web
- Apri con loro un confronto finalizzato a comprendere come gestire la pressione dei coetanei
- Ricorda loro l’importanza di rivolgersi a un adulto di riferimento in caso di necessità